Chef mentre impiatta

5 tapas reinventate dai grandi chef spagnoli

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La cucina più avanguardista e creativa si nutre di una dispensa ricca di prodotti di prima qualità. La Spagna vanta grandi chef che, alla costante ricerca dei sapori più intriganti, partono spesso da ricette popolari di successo per dare vita a creazioni sorprendenti.Volete provare le famose tapas rivisitate dai maestri dell'alta cucina? Ecco alcuni consigli per godersi un autentico viaggio di sapori.

  • Prosciutto di mare

    Prosciutto del mare, di Ángel León

    Se c'è una cosa che caratterizza il celebre chef andaluso Ángel León, oltre alle sue stelle Michelin, è la sua capacità di reinterpretare i prodotti della cucina più tradizionale. Tutto il suo lavoro è governato da una massima: l’impegno per una pesca sostenibile e la ricerca su tutto ciò che proviene dall’ecosistema marino.    Nella sua taverna a El Puerto de Santa María avrai l'opportunità di immergerti nell'universo delle tapas di quello che è conosciuto come lo “chef del mare”. Riesci a immaginare un tagliere di insaccati di mare? Beh, aspetta di provare il prosciutto di mare, fatto con il tonno selvatico proveniente dalla costa di Barbate, Cadice. Un'alternativa alla tapa spagnola per eccellenza, il prosciutto iberico, ottenuta mediante un processo di salatura ed essiccazione simile e la cui forma e consistenza sapranno sorprenderti.

  • Dabiz Muñoz

    La tortilla, secondo Dabiz Muñoz

    La cucina fusion e audace è una costante nei menù di Dabiz Muñoz. Lo chef madrileno è stato nominato miglior chef del mondo in tre occasioni. La sua incessante sperimentazione con ingredienti e sapori mediterranei e asiatici gli consente di ottenere risultati senza precedenti.   Il suo ristorante RavioXo Madrid si propone di “perseguire l'avanguardia decontestualizzando il concetto e partendo dall'essenza più pura”. Un buon esempio è la sua rischiosa reinterpretazione della tortilla. Si tratta di un dumpling, ovvero il tipico raviolo asiatico, ripieno di patata della Galizia candita, vino di riso, tuorlo d'uovo di quaglia e asadillo di peperoni su pan brioche. Hai il coraggio di paragonare questa versione alla tortilla spagnola internazionale?La sua reinvenzione delle tapas tradizionali si spinge oltre: nel suo locale informale StreetXo, sempre a Madrid, potrai scoprire altre proposte appetitose. Dalla “capasanta arrostita”, con burro tostato, yogurt al rafano, gazpacho di jalapeños e lime, alle “crocchette della Pedroche”, un omaggio alla sua compagna, con ingredienti come il kimchi, il latte di pecora, il sashimi di tonno e il tè. 

  • Chef che cucina

    Carota Gilda, degli Arzak

    Il tandem formato da Juan Mari ed Elena Arzak, padre e figlia, rappresenta, come pochi altri, la valorizzazione dei sapori tradizionali. È possibile essere al contempo un referente sia della nuova cucina basca sia di quattro generazioni del ristorante Arzak+Arzak di Donostia-San Sebastián? Sì, perché la cucina di Arzak si definisce “legata alle proprie radici e con uno spirito creativo in costante evoluzione”.Non sorprende, quindi, che una delle tapas preferite da entrambi gli chef sia la gilda, per la sua particolare combinazione di sapori: acciuga del Cantabrico, peperoncino e oliva. Questo grande classico tra i pintxos baschi si è guadagnato un posto tra le tapas, o «bocconi», come amano chiamarli all'Arzak, che fanno parte del loro menu degustazione. Si tratta della «gilda de zanahoria», a base di carote con salsa rossa piccante. Un concetto nuovo, in cui non mancano peperoncino e acciughe.

  • Begoña Rodríguez

    «Ensaladilla de ostra» di Begoña Rodrigo

    Se visiti Valencia,troverai la proposta innovativa della chef vincitrice di uno dei primi concorsi gastronomici trasmessi in televisione in Spagna. Begoña Rodrigo gestisce, tra gli altri locali, La Salita, un accogliente ristorante stellato Michelin situato in un edificio storico che aggiunge fascino al brillante mix di consistenze e sapori della sua cucina.Eletta miglior chef di verdure d'Europa nel 2023, la sua passione per i prodotti dell'orto si concretizza in un menu degustazione vegetariano originale. I piatti forti sono il riso alle alghe, la sobrasada di zucca e il paté di funghi. Per quanto riguarda la reinterpretazione delle tapas più gettonate, vi consigliamo di provare la loro apprezzatissima «insalata di ostriche», per vedere come è possibile portare i sapori tradizionali a un livello superiore.

  • Calçots

    «Calçots con romesco» di Martina Puigvert

    I calçots, un tipo di cipolla alla brace, sono una prelibatezza tipica della Catalogna che si gusta soprattutto nei primi mesi dell'anno e che serve da pretesto per organizzare divertenti degustazioni di gruppo. Martina Puigvert, eletta miglior giovane chef dalla Guida Michelin 2024, è riuscita a condensare questo piatto tradizionale in un boccone squisito. La novità rispetto alla ricetta tradizionale è un delicato impasto di pasta frolla e una salsa béchamel al formaggio.Dalle cucine del ristorante Les Cols, a Girona, Puigvert porta avanti, insieme a sua madre, la rinomata chef Fina Puigdevall, e alle sorelle Carlota e Clara, un importante progetto di cucina creativa basato su prodotti che loro chiamano “no viajados” o “a chilometro 0”. Gli ingredienti provengono dal loro orto biologico, dalla loro fattoria e dal territorio della Garrotxa. Questo forte impegno per la sostenibilità e l'agricoltura sostenibile è stato premiato con l'attribuzione di una Stella Verde Michelin.

Questi sono solo alcuni suggerimenti. La gastronomia spagnola è in continua evoluzione, quindi il modo migliore per scoprire nuovi sapori è venire a provarla!